Buone letture – Riflessioni su Dio e il dolore
Una riflessione sul dolore
Esiste il dolore ed esiste il dolore cattivo, quello che porta con sé un carico insopportabile di rabbia e di impotenza; il dolore che troppo spesso accompagna lo strapparsi, ormai così frequente, delle relazioni d’amore. È quello che è capace di insinuarsi in tutte le relazioni di coppia e in quelle tra genitori e figli; lo conosciamo perché nasce dalla nostra limitata capacità di amare, che ci porta a ferire anche le persone cui vogliamo più bene. È una spirale difficile da interrompere: non venire compresi e amati come desideriamo provoca dolore, il dolore rabbia, la rabbia cattiveria che genera nuove e più profonde ferite. Se non impariamo a fermarci in tempo, la distanza provocata da un’incomprensione può arrivare talvolta a generare voragini che nessuna parola sarà poi in grado di colmare. Ferire le persone più vicine è facile, perché di loro conosciamo le vulnerabilità e i lati più segreti; l’affidamento reciproco nato dall’amore può trasformarsi così in un’arma potente, capace di colpire proprio là dove farà più male.
Leggi tutto il post: L’amore che allontana il dolore cattivo di Mariolina Ceriotti Migliarese
Una riflessione sul dolore, la Shoah e Dio
Vale la pena combattere? Non bisognerebbe semplicemente prendere ciò che la vita ha da offrire e basta? Probabilmente dietro c’è una domanda ancora più banale: chi ti ringrazierà per aver lottato o, senza mezzi termini, a chi importerà? Dio, senza dubbio, e queste parole che sgorgano improvvise dalla mia piccola stilografica mi riempiono di umile forza. Forse queste parole – Dio ti ringrazierà – saranno la mia salvezza.
Questo brano, riportato dall’autrice, è una chiave di lettura decisiva per approcciarsi a Etty: mentre il male mostra la sua faccia più terribile, la Shoah, lei annota: «Se Dio non mi aiuterà più, allora sarò io ad aiutare Dio». Visitando il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nel2006, Benedetto XVI disse: «Quante domande ci si impongono in questo luogo! Sempre di nuovo emerge la domanda: dov’era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto? Come poté tollerare questi eccessi di distruzione, questo trionfo del male?». La Hillesum risponde con la dedizione totale al suo popolo e all’umanità intera, volendo mettere in pratica un “amore cosmico”, quell’amore verso il prossimo di cui intravede il modello nell’Inno alla carità di san Paolo.
Leggi tutto l’articolo: Etty Hillesum e la risposta su Dio e Shoah, Avvenire, 20 settembre 2022
Una riflessione sull’Universo e Dio
La teoria ormai collaudata sostiene che il nostro universo si è espanso da uno stato denso caldo in modo quasi uniforme, ma diventando sempre più grumoso man mano che cresceva di dimensioni. Non abbiamo una formulazione altrettanto consolidata di com’era l’universo prima che si espandesse, o anche di cosa significhi il ‘prima’. Ovvero: la teoria descrive l’evoluzione per un periodo di tempo limitato. Il nome di questa teoria, Big Bang, è impreciso perché l’’esplosione’ connota un evento in un determinato momento e luogo. Ma l’ipotesi dimostrabile non ha nulla a che fare con momenti o luoghi specifici.
Ma la vera domanda è prima cosa c’era? E Chi o cosa ha determinato l’espansione dell’universo?
Se ne parla nell’articolo di Avvenire del 21 settembre 2022: Il Big Bang c’è stato, ma prima cosa c’era?