Invito alla lettura – 6 aprile 2020
Tutto l’amore che ci è chiesto
di Maurizio Patriciello
Fa male il cuore leggere delle vere e proprie invocazioni, da parte di alcuni credenti, per permettere a piccolissimi gruppi di partecipare alla Messa di Pasqua, e sapere che non potranno essere accolte. Eppure, la risposta a queste suppliche sincere e sofferte è la chiarezza e la fermezza.
«Quale scompiglio si creerebbe nel fare turni, per pochi, a ripetizione?», si chiede qualcuno, persino tra i politici. Ci sono disposizioni che la Chiesa universale ha dato e che valgono per tutte le comunità cristiane del mondo in questo tempo di pandemia. E chiunque, ragionandoci un po’, può rendersi conto che celebrare Messe “a ripetizione” solo per pochissimi, cosa che a prima vista potrebbe apparire semplice, creerebbe più problemi di quanto si possa immaginare.
Non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti la stessa capacità di comprensione, di pazienza, di tolleranza, di conoscenza, di autodisciplina. Venerdì scorso, tanta gente della mia parrocchia si è ammassata per chiedere un aiuto alimentare … (continua a leggere l’articolo tratto da Avvenire del 5 Aprile 2020).
Alleniamoci tutti a dare più umanità
di Pierangelo Sequeri
La protezione della mascherina rende indistinto il profilo del viso: in compenso rende più intenso il linguaggio degli occhi. L’esperienza è scolpita efficacemente nelle parole, rivolte a medici e infermieri, di una signora dimessa dall’ospedale in condizioni di guarigione: «Quando vi incontrerò di nuovo non ricorderò distintamente i vostri volti, ma riconoscerò infallibilmente i vostri occhi» … (continua a leggere l’articolo tratto da Avvenire del 4 Aprile 2020).