Notizie dalla Guinea Bissau: l’emergenza Coronavirus
Continua il grande sforzo per l’emergenza Covid
Oltre alla campagna di sensibilizzazione e distribuzione di 30.000 maschere prodotte localmente, il grande sforzo ora è permettere ai due ospedali della Chiesa di assistere i malati di Covid più gravi.
I casi, grazie a Dio, non sono tantissimi, ma la fragilità delle strutture rende tutto più difficile. L’ospedale di Bor riesce a produrre ossigeno per 5-10 malati, mentre l’ospedale nazionale e quello dei francescani sono in attesa che arrivi il materiale per riparare le loro macchine per l’ossigeno. Un ospedale sostenuto da un’associazione italo guineense riesce a produrre alcune bombole al giorno: prezioso, ma insufficiente. Una ragazza di 23 anni è morta perché non c’era più ossigeno nel Paese!
Ora si acquista ossigeno in Senegal, ma a volte viene a mancare. Anche trovare risorse per l’alimentazione per i malati e il materiale di protezione per chi lavora negli ospedali è una dura lotta quotidiana. Ma stiamo riuscendo a fare il possibile: la Provvidenza non ci abbandona, e stiamo collaborando col governo e coi vari Organismi che operano nel Paese, nonostante le poche risorse e le lentezze burocratiche.
La preghiera è la nostra forza
Non potendo ancora fare celebrazioni religiose con la gente, continuiamo a sostenere la fede e la preghiera via Radio, ad aprire le Chiese per la preghiera personale (molti vengono e pregano per ore e molti chiedono la Confessione), e a fine maggio abbiamo portato con la macchina per le vie della città la statua della Madonna di Fatima, mentre la Radio ha trasmesso tutto in diretta.
Commovente vedere tanta gente ad aspettare per strada sotto il sole africano: in ginocchio con le candele accese, molti piangevano.
Un’invocazione forte, che sicuramente ha perforato i cieli.
Ed è stato un dono grande per la mia piccola fede.
Non solo Covid
La mancanza d’acqua è un dramma quotidiano in tanti villaggi della Guinea. Grazie a quanto lasciato da un caro amico che è morto lo scorso anno, stiamo ultimando lo scavo di due pozzi nella zona di Mansoa.
La popolazione di questi villaggi deve fare sino a 3 km a piedi per prendere un secchio d’acqua. Ora avranno vicino a casa questo dono così prezioso!
A risentirci presto,
Padre Davide
NdR: È possibile sostenere specificatamente l’operato di Padre Davide.